Pochi soldi? Ecco come si comporta il cliente

kL’incertezza dovuta alla recessione corrente sta creando un ambiente di marketing del tutto nuovo. L’aspetto innovativo è dovuto al fatto che per molte classi sociali è un’esperienza del tutto nuova e per diversi consumatori è problematico imparare a ridefinire le priorità e programmare impegni di breve e lungo termine. A causa di cambiamenti bizzarri ed estemporanei alcune leggi di mercato diventano all’istante obsolete e chi non reagirà prontamente rischia di essere estromesso dal business. Vediamo ora quali sono le principali tendenze:

  1. Razionalizzare i consumi

Se consideriamo le uscite di una famiglia, possiamo suddividerle in tre grandi gruppi:

  1. uscite per le spese giornaliere
  2. uscite per i costi ricorrenti, difficilmente comprimibili (assicurazioni, affitti, tasse, ecc.)
  3. reddito disponibile e potenzialmente spendibile.

Condizionato dai nuovi modelli culturali dominanti, il consumatore tenta di comprimere i costi obbligatori, per continuare ad avere disponibilità per le spese più effimere. Chi opera nel settore a. e b. dovrebbe rendete disponibili anche opzioni più economiche mentre per chi propone un servizio, abbinate un “gadget” renderebbe quell’acquisto meno amaro.

  1. Meno attenzione alla “marca”

Ci sarà una sempre maggior richiesta di prodotti “low-cost” ed i responsabili marketing dei beni di consumo dovranno rivedere le loro politiche di comunicazione basate su plus di valore e su benefici di carattere psicologico. Trovare il prodotto alimentare desiderato in offerta sarà possibile 365 giorni l’anno. Nei mercati anglosassoni i prodotti “no logo” spopolano già da decenni.

  1. Più attenzione agli acquisti di lungo termine

Nel settore del reddito spendibile si assisterà ad una cannibalizzazione di interi settori merceologici. Il computer si contenderà l’interesse del pubblico con la vacanza all’estero, col nuovo equipaggiamento sportivo, con la ristrutturazione della casa e così via. Il “boom” di un mercato potrebbe rappresentare la rovina per un altro. Ci sono buone probabilità che alcune aziende, ancorché appartenenti a settori diversi, inizieranno a promuovere i propri prodotti insieme, con adeguate campagne di co-marketing.

  1. Un orizzonte temporale più breve

L’incertezza per il futuro ridurrà le programmazione di spese importanti. Ciò non significa che anche per questo tipo di prodotti, prevarrà la logica dell’offerta esattamente come per quelli del largo consumo. Gli esperti di marketing stanno rivedendo i canoni classici utilizzati per i beni durevoli: presto potremmo assistere a logiche di offerta paradossali. Il 2 x 1 nel settore immobiliare oggi sembrerebbe una follia, domani chissà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *